artist history

屏幕快照 2019 10 04 15.21.50 1 960x656 - artist history
1991 – scultura in ferro di Geremia Renzi – 150x70x90 – Archivio Laura Barzaghi

Una breve presentazione del percorso artistica di Geremia Renzi:

Il mio ’68 iniziava con le prime esposizioni, i  primi premi acquisiti e riconoscimenti nel mondo dell’Arte.  Poi col passare del tempo ho conosciuto molti personaggi che sempre e comunque, danno tanto ad un giovane che vuole capire ed entrare più nel profondo delle cose.

Frequentando Nuvoletto, un personaggio privo di tutto ciò che, si dice importante per poter ambire ad una vita di successo. Un avvenire già segnato e definirlo un “poveruomo” sarebbe stato già un lusso. In verità i lui,  non ho mai saputo il vero nome anagrafico. Tramite lui però, ho avuto l’opportunità   ed il piacere di conoscere  Pier Paolo Pasolini; una grande persona, che solo per pura amicizia, mi diede la possibilità di vivere, oltre ai cosiddetti bassifondi, quelli artisticamente, se vogliamo, più elevati della società romana di quei tempi.

L’esplosiva creatività che respiravo in quegli anni, mi porto ad usare la cenere come materiale alla base delle mie creazioni; “la Cenere”, la materia morta ma vivente che mi permetteva di raccontare profondamente il vero credo di quel tempo, “Il valore no”.  Col passare del tempo quei valori e quel sentire, politicamente parlando, si sono dimostrati lontani dal sogno di ribellione che la mia generazione andava ipotizzando.

Colori opachi, filtrati, creati dalla cenere, terra e tufo, erano tinte spente e bruciate come le atmosfere della mia maremma. Quelle mie prime coraggiose opere mi portarono a conoscere Rossi e Spera editori di Carte Segrete di Roma e da li Sandro Chia, Enzo Cucchi, Francesco Clemente, Nicola De Maria e Mimmo paladino che poi con Achille Bonito Oliva costituirono la transavanguardia.

Dopo gli anni ‘70, periodo animato da grandi idee e teorie, l’arte gli anni ’80 che si caratterizzavano su quello che la filosofia postmoderna chiamerà “il Pensiero Debole”, totalmente opposto a quello precedente e fatto di idealismi forti e decisi.  Fu la volta dei “Cancellati”; opere che nascevano usando una gomma per cancellare l’inchiostro che recuperavo tra i fogli di scarto nelle tipografie  (offset, prove di stampa su fogli ormai completamente neri di inchiostrature su inchiostrature e destinate al macero)

Io a quel tempo guardavo l’America come fosse un continente ancora da scoprire e quel fascino mi portò alle realizzare le opere “Jeans”; dipinti su tela di pantaloni e giubbotti strappati e ricuciti da dove porzioni di corpi nudi, volevano uscire come per scappare da quegli abiti che politicamente simboleggiavano il mito della Grande Mela. Una sorta di Beat Generation all’italiana, con un Allen Ginsberg che osannavo e che continuava a gridava con me contro quella “democrazia americana” e… pensare che le vendite migliori le ho avute proprio li, in America.

In quegli anni insegnavo all’Accademia di Bari Decorazione col prof. Mimmo Conenna. Con lui ho frequentato Fernando de Filippi e molti altri artisti che hanno contribuito molto alla crescita del mio lavoro. Tutte le mie tele di Geans non vendute all’estero, sono tutt’ora proprietà della galleria Italia di Bari che mi seguiva in quegli anni e che poi ho lasciato per trasferirmi nell’88 all’Accademia di Belle Arti di Brera.

Dall’inizio degli anni novanta, ho iniziato a pensare all’arte come qualcosa da  realizzare insieme ad altri, perché convinto che, lasciando entrare nella propria opera l’arte di altri, si rende più forte e vivo il senso del proprio lavoro, caricato così, di altre  interiorità e carattere. Questa connessione tra individui e lo stretto contatto con gli altri “sentire”, va ad alimentare  un’esplosione che si caratterizza in maniera estremamente più evidente. L’arte che da sempre è contro la cultura “passiva” come quella che si basa esclusivamente sul  mercato, diventa generatrice di comportamenti, senza perdere la centralità dell’opera dove la forma rimane l’elemento essenziale.

Le mie sculture in ferro, ancora adesso raccontano il mio sentire: loro hanno il coraggio di affrontare con più determinazione la vita di oggi. Corpi forti, dove vene gonfie di ruggine guardano il mondo con sfregio e maggiori consapevolezze. Il ferro, materiale maschio, corrompibile e povero, diventa il mezzo che mi permette di “dire” senza troppi preamboli, cosa penso dell’essere e della sua incapacità o inadeguatezza nei confronti della natura circostante, lui che da sempre si ritiene il centro dell’universo. Anche nel fare scultura però, sento da sempre la necessità del colore che accenda la sua pelle.

Seguendo questo concetto, e sempre alla ricerca di nuovi materiali, ho iniziato ad usare il titanio, che a differenza del ferro che sento come elemento molto maschile, il titanio lo reputo invece femminile, pronto a tirar fuori i propri colori dal dentro, pur restando pulito e argenteo.

Per ottenere quei colori, ho brevettato una macchina per l’anodizzazione del titanio, corredata di pennelli costruiti appositamente con all’interno un conduttore di corrente negativa che a contatto con la parte da colorare, dove fisso il polo positivo o massa, ottengo una scala cromatica di circa 15 tinte base, ognuna con le relative sfumature. Ho conosciuto in quegli anni Pietro Pedeferri docente del Policlinico di Milano che conduceva l’attività di ricerca in questo campo, molto concentrato sul trattamento preparatorio del titanio. Studiando negli anni più a fondo questo nuovo metallo, ho potuto raggiungere una maggiore gamma di colori, una più elevata brillantezza o opacità a seconda della necessità che l’opera richiede. Il titanio illuminato con luce monocromatica, acquista effetti particolarmente brillanti.

L’insegnare in Accademia mi da la possibilità di seguire tantissimi giovani iscritti al mio corso, come la giovane artista Zhenru Liang che con la sua  serietà nei confronti dell’arte e le sue innate capacità di entrare nelle cose e sentirle sino nel profondo, mi ha aiutato molto a rafforzare  l’entusiasmo riguardo questo mondo.

Una ricerca che ritengo molto importante, perchè è la fusione di due culture lontane come la Cina e l’Italia; oriente e occidente che strette  in un abbraccio così profondo  risvegliano sempre nuove realtà artistiche. Quindi è la volta di lastre di bronzo, che si innalzano come canne di bambù incise i simboli del confucianesimo; installazioni con metalli “piantati” nel terreno, che vogliono unire il cielo alla terra; pagine di cielo che rispecchiano sul metallo pettinato, con incisioni di antiche scritture orientali ed etrusche insieme e che in giusta armonia si uniscono.

Attualmente sono focalizzato sull’esplorazione di altri mondi e dimensioni, tramite esperienze extracorporee abinate a pratiche buddiste. L’opera, ora più che mai è su me stesso e sull’universo invisibile che mi circonda; con la liberazione dai limiti fisici e mentali, le realtà vibratorie e la sperimentazione sulla mia vera essenza, faccio viaggi all’interno della coscienza.

耶利米 · 伦奇创作历程自述

 一个时期,我希望从社会角色开始有所颠覆,反抗金钱的力量和所有的与之一贯的东西,例如生产工具等等,包括对性的态度的转变,试图从所有的社会规则中脱离出来。这就是当时反叛的艺术的爆发,梦想和期待中的革命。一个新的社会的伊始,与其说是对于现实的反叛,其实更是抱着巨大的期望… … 

我是那个时代的第一见证人。

1968年,我认识了帕索里尼,一个伟大的思想家、导演、诗人和朋友,他带我认识了那些贫民窟,那个时期在艺术上崇高的罗马社会。那些年的创造力的爆发,我开始使用灰烬作为创作的主要材料。没有价值的灰、是一个尽管不是活着的但也不是没有生命的材料,它使我能够深刻地描述我所相信的那些年,不过时间证明,从政治角度来讲,这远离了我那一代人所设想的反叛的理想。我使用的颜色开始变的昏、晦涩,从灰烬中取得的泥土和岩石灰,暗淡和棕黄的色调就像我的故乡马雷玛的意境。

早期,那些充满勇气的作品使我结识了Carte Segrete出版社的 Rossi e Spera,从那开始,包括 Sandro Chia, Enzo Cucchi, Francesco Clemente, Nicola De Maria和Mimmo Paladino,评论家 Achille Bonito Oliva,共同创造了意大利的超前卫艺术。

70年代,是一个伟大的理想和思潮活跃的时期,然而80年代的艺术呈现的特征被后现代主义哲学称为 “Pensiero Debole”,就是强烈的理想主义的对立面。在确切的意识形态坍塌后,所有一切都变成了对特定艺术观念的补充。那是我超现实画作的时期-- “删除”,用橡皮在用来清理印刷轮的充满油墨的纸张上进行创作。通过那些黑白作品的人物形象效果达到混淆观者,看上去就像在观看照片。

那段时间,美国是我很多灵感的来源,系列作品“jeans”就像那时的社会现实写照。透过被撕破和重新缝补的牛仔裤和牛仔外套,可以隐约看到赤裸的身体想要从那些衣服中挣脱出来,象征着纽约被称为“Big Apple”的故事。如同在意大利的“垮掉的一代”,我同艾伦·金斯(Allen Ginsberg)以不停地欢呼和叫喊来对抗美国… …结果,我最好的销售却是在那里,在美国。那些年,我在巴里美术学院和Mimmo Conenna教授一起教授装饰课程,通过他我结识了Fernando de Filippi 和很多其他的艺术家,他们都有助于我创作的不断成长。当年,所有没有卖出到国外的Jeans系列作品,后来都在1988年我转到米兰布雷拉美术学院的时候,留在了当时合作的巴里的意大利画廊。

在九十年代初期,我开始思考艺术可以是和其他人一起合作的,而不只是为了其他人,这个想法我认为能够回应在这个信息时代全球化所带来的无秩序。在自己的作品中加入别人的作品,在这个历史处境下,不是艺术家的行为改变传统的生产和消费的模式,创造,不是现成品和原始的作品,而是使个人作品的意义更加强烈和鲜活,进一步使其充满共同创造者所拥有的所有的内心世界和性格。个人之间如此丰富和紧密地结合,靠近其他的感受方式,以更加鲜明的形象爆发出所有个性的东西。艺术反对“消极”的文化,那些程式化的市场化的、生产线的态度,却不失作品的中心性表达,形式依然还保留着最重要的元素。我还想说明的是,艺术不是一定要制定或预测一个未来的世界,此刻也就是“今天”是无限可能的宇宙规定运行的模型。

直到现在,以铁为主要创作材料的雕塑,依然叙述着我的感受:他们以更加坚定的勇气面对着这个时期的艺术。充满力量的身、被铁锈膨胀的血管,以冒犯和充满自我意识的姿态看着这个世界。铁是阳性的材料,他的腐化和贫瘠成为使我能够直截了当叙述的方式,我想要表达的是人类面对自然环境的无能或是不适应,自始至终自认为是宇宙的中心的人类中心主义。同样,在雕塑的创作领域,我一直感觉有必要用颜色来点燃他的皮肤。随着这种认识,和一直以来对新材料等进行尝试,我开始使用金属钛作为创作材料,它和铁的区别在于,铁非常的阳性,而钛我却感受到非常强烈的阴性特征。女性,随时准备抛出她的颜色,却能够依然保持她的纯净和光泽。后来,我甚至发明专利,拥有一种机器,可以使其通过阳极电流染色,通过专门设计的导线传递负极电流接触金属面染色,使其调整后可以获得色阶中的15种基本色调,而每一种都有它丰富的色调变化。那些年,我认识了米兰理工学院的Pietro Pedeferri教授,从而开展了在这个领域进一步的一系列研究。这些年,通过对这个新材料的了解,我能够使它达到最高的色阶,可以通过作品的需要调整颜色,无论从最杰出的光彩或是最昏暗的色调,并具有很强的耐磨性。金属钛,通过单色光的照射,能够赋予它非常特别的鲜艳的颜色效果。

每年,在美术学院注册我的课程有大量来自各国的年轻人,从中我认识了中国年轻艺术家梁真如。她对艺术的严肃和天生的才能,使其能够进入事物并产生深刻的感受能力,这为我打开了一个新的世界。如同魔法,世界全面在我面前展开,新的魔幻的时刻带我感受到一切的整体性,带给我新的勇气去面对艺术与现实。与这位中国艺术家一起,我继续进行我们认为对我们的艺术成长很重要的探索:中国和意大利两个遥远的文化的融合,东方和西方,在紧密的结合中唤醒新的艺术的现实。从这种接触-交换中诞生出很多有趣的作品。例如,竹简形状的铜板上刻着儒家的、佛教的符号,叙述着这种结合;金属的装置作品 “种植” 大在地上,表达着天地的结合;天空映照在打磨过的青铜上,上面刻着中国和埃斯特鲁的古老文字符号,和谐地交融在一起。与此同时,另一个从我们的合作中诞生的是 “大和小” 之间的交替,也就是大型雕塑转向珠宝,一种可以佩戴的雕塑,使我们的创造力付诸于更加珍贵的材料和金属。拥有无限光辉的钻石或宝石,亦或是在最近一次赤脚散步在海岸途中拾到的小石子,镶嵌在金银上使珠宝变得更加珍贵和芬芳……